Sostenibili per natura

Co2 compensata, perché è giusto, perché è naturale

L'azienda

Gli olivi sono parte della mia cultura famigliare dalla prima metà del 1800. Fonti documentali e memoria non riescono a spingersi oltre ma tutto lascia supporre che il legame abbia radici più remote.

Da una olivicoltura di sussistenza: olio e olive come mezzi di scambio e di sostentamento, la legna delle potature per cucinare e scaldarsi, dopo oltre due secoli siamo approdati a un’olivicoltura sostenibile, nutraceutica ed eroica.

Aspetti che fino a venti anni fa nessuno avrebbe accostato all’olio e alle olive, oggi sono, almeno i primi due (sostenibile e nutraceutica), una strada obbligata per valorizzare le produzioni olivicole.

Nei tre aggettivi  – sostenibile, nutraceutica ed eroica – è racchiusa la nostra filosofia, il nostro modo di intendere l’olivicoltura, senza compromessi.

Agresti 1902 è un omaggio a Francesco Paolo, mio nonno, da cui ho ereditato il nome e il forte legame con la terra e la pianta dell’olivo. Elementi per i quali ho deciso di chiudere in un cassetto la laurea in Economia per dedicarmi agli studi di agraria e alla pratica olivicola in campo. Sono nell’Elenco nazionale dei tecnici ed esperti degli oli di oliva del ministero delle Politiche agricole.

Comincio ogni giornata con un cucchiaio di olio extravergine a crudo.  

Francesco Paolo Agresti

Gli oliveti

I nostri oliveti sono tra i 400 e i 550 metri di altitudine, nei territori più impervi della Dop Colline Pontine nei comuni di Itri e Sonnino, su terreni scoscesi di origine calcarea, con un’esposizione Sud, Sud-Ovest, verso il Mediterraneo.

La pendenza del 30% obbliga a un gestione manuale di ogni ciclo di lavorazione, dalla potatura alla raccolta.

Altitudine ed esposizione favoriscono un maggiore irraggiamento e una più ampia differenza tra temperature minime e massime, condizioni che consentono di valorizzare al meglio le proprietà nutraceutiche e sensoriali dando vita a un’ extravergine naturalmente più ricco di polifenoli e antiossidanti, con un profilo sensoriale in grado di esaltare le caratteristiche della cultivar e con più elevati livelli di acido oleico.

CO2 compensata

La CO2 sequestrata dai nostri olivi secolari è superiore a quella che viene generata durante tutte le fasi di produzione: dalla gestione in campo, al frantoio fino alla vendita.

Gestiamo gli oliveti con tecniche agronomiche conservative che generano un impatto ambientale positivo (a secco, solo irrigazione piovana; inerbimento; raccolta e potatura manuale; frangitura a due fasi con minor consumo di acqua ed energia), non solo perché lo riteniamo giusto ma anche perché è l’unico possibile per condurre oliveti terrazzati in quota.

Nei nostri oliveti abbiamo, inoltre, creato delle mini riserve integrali in cui assecondiamo la crescita di macchia mediterranea così da sostenerne la biodiversità faunistica e floreale